10 COSE DA FARE A CAPRI, L’ISOLA AZZURRA! 🌊✨
Capri, l’isola più panoramica dell’Arcipelago Campano, vanta, oltre che la presenza del turismo dell’alta società, una natura verde e azzurra, storicamente apprezzata, tutta da visitare.
1) Andare in Piazzetta
La Piazzetta di Capri
Una volta sbarcati al porto Marina Grande, si può prendere la Funicolare e andare, in cinque minuti, a Piazza Umberto I, la famosa Piazzetta, anche con bagagli al seguito, per i quali va acquistato un apposito titolo di viaggio. Durante la salita verso il centro dell’isola in cabina, si vedranno suggestivi scorci del paesaggio circostante. Una volta scesi, si può prendere un caffè al bar oppure accomodarsi nel salotto della jet society internazionale per un aperitivo o un cocktail magari, ma si può ritornare qui anche più tardi e incontrare non di rado qualche vip, o volendo, proseguire a piedi per le adiacenti vie dello shopping (corso Vittorio Emanuele e via Camerelle); o ancora fare subito pochi passi e visitare il Centro Caprese Ignazio Cerio, museo e biblioteca con più di ventimila reperti naturalistici, archeologici e documentali.
2) Il giro dell’isola Capri dal mare
Barche in giro per l’isola di Capri
Per ammirare Capri in tutta la sua bellezza, non serve possedere una barca. Da Marina Grande partono ogni giorno tour condivisi in gozzi o lance tradizionali, perfetti per esplorare la costa a 360 gradi, tra grotte, scogli e calette spettacolari. Il giro è accessibile, piacevole e adatto a tutti, con gruppi di una dozzina di persone: ideale per chi vuole vivere il mare senza stress.
Per chi desidera un’esperienza più intima o vuole tuffarsi nelle acque turchesi durante la navigazione, è possibile noleggiare un gozzo caprese con marinaio oppure, per i più indipendenti, piccole barche o gommoni senza patente. Un’occasione perfetta per scoprire le meraviglie della costa… sempre nel rispetto delle regole di navigazione.
3) La magia della Grotta Azzurra
La Grotta Azzurra
Un’esperienza imperdibile a Capri è l’ingresso nella Grotta Azzurra, famosa in tutto il mondo per la luce blu intensa che illumina l’interno: il fenomeno è causato dai raggi solari che filtrano attraverso l’accesso semi sommerso della grotta.
Si entra solo con piccole barche a remi, guidate da barcaioli autorizzati. L’accesso può avvenire via mare, durante un giro dell’isola, oppure da terra, tramite una scalinata raggiungibile anche in autobus.
Già nota al tempo dell’imperatore Tiberio, la grotta era decorata con statue di divinità marine, oggi esposte alla Casa Rossa di Anacapri. Nelle vicinanze si può visitare anche Villa Damecuta, una delle antiche ville romane dell’isola, lungo il percorso panoramico di Via Grotta Azzurra.
4) Perlustrare l’Arco Naturale e Pizzolungo
L’Arco Naturale
Dalla Piazzetta, imboccando Via Vittorio Emanuele e continuando lungo Via Camerelle, la rinomata strada, a livello mondiale, degli acquisti di moda lussuosi, si passa gradualmente ma non troppo, per Via Tragara, dopo l’omonimo belvedere, in una natura primitivamente selvaggia lungo il percorso di Via del Pizzolungo, tra mirti, ginestre e agavi. A un certo punto, alle pendici del Monte Tuoro, c’è una scalinata che conduce alla Grotta di Matermania, dove i romani eressero un ninfeo, di cui sono visibili i resti, dedicato alla Mater Magna Cibele, dea della natura e degli animali. Proseguendo lungo la via si arriva all’Arco Naturale, la particolare roccia arcuata del Paleolitico, beneficiando di suggestivi panorami prospettici. Per chi non vuole fare le scale in salita preferendo un itinerario ancor meno faticoso, è consigliabile percorrerlo al contrario, ovvero partendo dall’Arco, subito raggiungibile da Via Matermania.
5) Passeggiare per i Giardini di Augusto
Giardini di Augusto
Passeggiando, dalla Piazzetta si può arrivare ai Giardini di Augusto, un parco dove si può continuare a passeggiare liberamente, in questo giardino botanico ricco di fiori e piante. Si tratta di flora esclusivamente locale, caratteristica, e si riescono ad appagare i sensi anche grazie a meravigliose vedute panoramiche. In basso, inoltre c’è la particolare via Krupp, una serie di tornanti fatti scolpire nella roccia dall’industriale tedesco da cui la strada ha preso il nome, attualmente inaccessibile ma da vedere. Proseguendo, non può mancare un salto alla Certosa di San Giacomo, lo storico monastero del trecento che fu successivamente ampliato e a cui, nel cinquecento, venne aggiunto anche un chiostro.
6) Ammirare i Faraglioni
I Faraglioni
Durante il giro dell’isola in barca, o proprio dai Giardini di Augusto, come anche da tanti altri posti panoramici, si possono ammirare i Faraglioni, tre picchi rocciosi che si stagliano nel blu del versante sud-orientale. Congiunto alla terraferma è il cosiddetto Stella o Faraglione di Terra, il più alto, separato dal mare da quello di Mezzo o Saetta, che è attraversato da una galleria lungo i suoi sessanta metri; e infine, al largo, vediamo il Faraglione di Fuori, Scopolo, poco più basso del primo, l’unico habitat al mondo della peculiare Lucertola azzurra, che si è evoluta per mimetizzarsi nell’ambiente circostante. Nelle vicinanze ce n’è anche un quarto, lo scoglio del Monacone – il cui nome deriva dalle foche monache mediterranee che una volta c’erano – ma la forma ricorda più quella di un isolotto che di un promontorio come gli altri tre, sui quali venivano accesi nell’antichità dei grandi fuochi, che probabilmente fungevano da fari per aiutare la navigazione.
7) Visitare le ville imperiali
Villa Jovis
Tiberio fece costruire o restaurare sull’isola ben dodici ville imperiali; di ruderi ne sono sparsi un pò dappertutto mentre tre conservano tuttora le antiche caratteristichestrutturali: Villa Damecuta, Palazzo a Mare e la grandiosa Villa Jovis. La prima, sebbene spesso trascurata dal turismo di massa, viene detta anche il museo azzurro, un vero e proprio parco archeologico a cielo aperto, incorniciato nel verde di una pineta. Ancora ben conservate le rovine, con le fondamenta della residenza e di una lunga loggia porticata dalla quale si staglia un panorama imperiale su Ischia. Sul versante più a nord, c’è un sito archeologico con i resti di un impianto residenziale che fu edificato dal primo imperatore romano, Augusto, mentre il litorale attiguo viene chiamato Bagni di Tiberio, perché vissuto anche da quest’ultimo: Palazzo a Mare, di cui rimangono attualmente le mura, alcune piscine, un’esedra, un ninfeo e un piccolo molo. Sul Monte Tiberio troviamo la più grande e sovrastante, Villa Jovis, che domina sia Capri che i golfi di Napoli e Salerno. Qui Tiberio, oltre a dimorare, governò negli anni 30 d.C. l’impero romano.
8) Recarsi in spiaggia o sugli scogli
Marina Piccola di Capri
La costa frastagliata di Capri è un susseguirsi di cale, grotte e scogliere spettacolari.
Le spiagge sono di ghiaia o ciottoli, perfette per chi ama la natura più autentica.
Puoi rilassarti ai Bagni di Tiberio, una spiaggia raggiungibile a piedi o in barca dal porto, ideale per chi cerca tranquillità e un tuffo nella storia.
Oppure scegliere Marina Grande, la più estesa, comoda e facilmente accessibile, con tratti liberi o attrezzati.
Se ami gli angoli più romantici e panoramici, le spiagge di Marina Piccola ti aspettano con il loro mix di rocce, stabilimenti e vista mozzafiato sui Faraglioni.
Qui, anche fuori stagione, il sole bacia la costa.
E per i più avventurosi, ci sono gli scogli della Grotta Azzurra o la baia di Punta Carena, dove prendere il sole al tramonto è un’esperienza indimenticabile.
9) Assaporare l’enogastronomia locale
L’insalata Caprese
Protagonisti della gastronomia locale sono i ravioli capresi, ripieni di caciotta e parmigiano e aromatizzati con maggiorana, da condire con sugo o con burro e salvia, oppure da friggere. Spiccano anche gli spaghetti alla Chiummenzana, il sugo di pomodorini preparati con olio extravergine di oliva, aglio, peperoncino, origano, basilico. Tra i piatti tipici va da sé l’inserimento dell’insalata Caprese, con mozzarella di bufala, pomodori e basilico. E della torta Caprese, a base di mandorle e cioccolato fondente. Inoltre ovviamente tanti i piatti di pesce fatti con il pescato di prossimità, come i totani e la pezzogna. I vini DOC a km zero sono il Capri Bianco, prodotto da vitigni di Falanghina, Greco e Biancolella, dal sapore secco e fresco; il Capri Rosso, costituito prevalentemente da uve Piedirosso, asciutto e sapido.
10) RaggiMonte Solaro e Villa San Michele: la Capri dall’alto la Seggiovia Monte Solaro
La Seggiovia Monte Solaro sopra Anacapri
Il punto più alto dell’isola è il Monte Solaro, che svetta a 589 metri. Si può raggiungere in pochi minuti con la seggiovia da Piazza Vittoria ad Anacapri: un’esperienza panoramica immersi nel verde mediterraneo, con viste che spaziano dal mare agli Appennini.
In cima troverai terrazze attrezzate, un bar e un solarium dove rilassarti con un panorama da sogno. Il consiglio? Scendere a piedi, godendoti il sentiero panoramico che porta all’affascinante eremo di Santa Maria a Cetrella, una piccola chiesa gotica affacciata su Marina Piccola, immersa nel profumo dell’erba cetrella.
Una volta tornati ad Anacapri, fermati al Café Casa Oliv, lo snack bar di Villa San Michele (aperto anche per aperitivi estivi), dove potrai visitare anche il museo e i suoi giardini con la celebre Sfinge panoramica. Un mix perfetto di natura, cultura e relax.
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